Nel precedente articolo abbiamo parlato di come migliorare la Brand Reputation, fornendo servizi efficienti e implementando una strategia strutturata, per influenzare positivamente l'opinione che i nostri clienti hanno dell’azienda.
Tuttavia, una visione positiva all'esterno si costruisce anche e soprattutto partendo dall’interno: una cultura aziendale solida e ben delineata, basata su policy e procedure condivise da tutti, dipendenti e manager, è la chiave per formare una buona opinione presso i consumatori.
Come valorizzare il know how aziendale per far crescere la reputazione dell'azienda
Costruire (e trasmettere) una cultura aziendale vincente passa anche attraverso la valorizzazione del know-how aziendale, il capitale intellettuale di un'organizzazione.
Ma cosa significa know how? Letteralmente vuol dire “sapere come”, o competenza, ma non una generica, bensì quella che ti permette di svolgere una mansione in maniera ottimale, legata all’esperienza in un campo specifico.
Sebbene si faccia solitamente riferimento alle conoscenze per far funzionare determinati processi e/o macchinari (know how tecnologico), il know how aziendale è un concetto più ampio, in quanto comprende non solo conoscenze esplicite (cioè documentate), ma anche la cosiddetta conoscenza tacita, che risiede nelle persone e nella loro esperienza sul posto di lavoro.
Ed è proprio questa la fonte di sapere più importante per l’azienda, che consente, se ben documentata e organizzata, di velocizzare procedure, facilitare lo svolgimento di attività, apprendere le modalità corrette per risolvere problemi, essere più produttivi e, in sintesi, lavorare meglio.
Problematiche legate alla gestione del capitale intellettuale aziendale
Alcune attività dovrebbero essere considerate come fondamentali in ogni azienda con vantaggio competitivo: condividere, documentare e conservare le best practices, favorire l'apprendimento dall'esperienza, valorizzare la memoria organizzativa, migliorare l'accesso ai contenuti e connettere le persone tramite communities e networks.
Purtroppo, però, spesso è difficile centralizzare le conoscenze implicite di ciascun impiegato, e renderle accessibili a tutti: non sempre si hanno gli strumenti adeguati a creare contenuti che possano essere condivisibili e facilmente aggiornati da tutti.
Inoltre, se ogni dipartimento o, peggio, ogni dipendente adotta proprie procedure per svolgere il lavoro, perché nessuno lo ha formato adeguatamente o, semplicemente, non sa dove trovare le informazioni giuste, la sua produttività ne risentirà e l’intera azienda apparirà anche all’esterno disorganizzata e poco innovativa.
In questi casi spesso si parla di “silos di informazioni” o di “accumulo di conoscenza”, poiché non vi è una cultura della condivisione che spinge ad avere un unico punto di accesso a tutta la documentazione necessaria, ma ciascun dipartimento e ciascun dipendente conservano per sé le informazioni che ritengono più importanti.
Le figure coinvolte nel processo di formazione e innovazione
Figure come Innovation Manager, Knowledge Manager e IT Manager hanno tra i loro obiettivi quello di formare team e dipendenti all'uso di nuove tecnologie, implementando soluzioni innovative che possano semplificare il lavoro di tutti i dipendenti.
Purtroppo però vengono spesso frenati dalla mancanza di condivisione delle informazioni, che risultano frammentate e disorganizzate fra vari team e figure. Per far sì che ciascun reparto sia allineato con gli altri su linee guida da seguire e procedure da adottare è necessario avere a disposizione strumenti che permettano di accedere alla conoscenza e di condividerla, come ad esempio i sistemi di gestione della conoscenza.
Disporre, infatti, di tecnologie per accedere alle informazioni di cui si necessita nel lavoro e formare i dipendenti al loro utilizzo può influenzare il modo in cui si viene percepiti all’esterno, incrementando la brand reputation aziendale.
Come la cultura aziendale può supportare la reputazione del brand
Adottare una strategia di Knowledge Management aziendale può rappresentare una soluzione alle problematiche sopra trattate.
La gestione della conoscenza aziendale passa attraverso la definizione di ruoli e di sistemi adatti per la consultazione e la condivisione di tutta la Knowledge Base aziendale.
Avere a disposizione una soluzione di Knowledge management che raccoglie e centralizza tutto il sapere, e lo rende interrogabile, migliora l'esperienza di fruizione della conoscenza per tutti i dipendenti.
In tal modo si facilita anche la formazione, la diffusione di conoscenze, la gestione del know how e la circolazione di idee, andando a creare un clima positivo dove è più facile fare innovazione.
Favorire a livello di cultura aziendale la condivisione della conoscenza e lo sviluppo, umano e tecnologico, incrementa la collaborazione e la crescita, individuale e dell'organizzazione, con conseguenti effetti positivi anche sulla brand reputation.
Se vuoi maggiori informazioni sulle soluzioni di Knowledge Management, contatta un esperto di Pigro!